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Autoritratto con un animale

Realizzato da Frida Kahlo nel 1941, “Io e i miei pappagalli” è un dipinto intimo dell'artista con i suoi animali domestici. Ritrarsi con i suoi amati animali è una caratteristica dell'artista che, quasi sempre, nei suoi quadri, fissa intensamente lo sguardo verso il fruitore.  I ragazzi delle classi terze hanno raccolto la sfida di Frida per completare l'esplorazione di se stessi attraverso l'autoritratto

Autoritratti

L’autoritratto per gli artisti di ogni epoca, a partire dal Rinascimento, ha sempre rappresentato lo strumento principale per indagare la propria anima attraverso l’osservazione-rappresentazione di sé stessi. Alcuni artisti, in modo continuo quasi ossessivo, hanno registrato sulla tela l’evoluzione della propria immagine, offrendo agli occhi del fruitore l’aspetto dei cambiamenti fisici nonché stilistici e tecnici che si dispiegano attraverso il tempo. E’ il caso di Rembrandt che dipinge se stesso più di 75 volte tra il 1627 e il 1669 e di Van Gogh che realizzò decine di autoritratti nell’arco degli ultimi tre anni della sua vita. Proporre ad un adolescente di lavorare sull’immagine del proprio viso è faccenda delicata destinata ad incontrare non poche resistenze. Bisogna iniziare con una foto, ma nessuna foto della propria faccia risulta abbastanza vicina ai modelli dominanti, perciò ci vuole un bel po’ di coraggio.  Attraverso il lavoro sul proprio viso si possono raggiunge

Esplorare le proprie emozioni, riconoscerle, esprimerle con l'arte

In questa prima fase dell'attività i ragazzi hanno abbinato diversi brani musicali ad alcune delle  emozioni primarie traducendole in intrecci di linee colorate e simboli utilizzando materiali grafici come pennarelli, pastelli ad olio e matite  Nella seconda fase i ragazzi hanno rappresentato le emozioni primarie estratte a sorteggio, attraverso la pittura a tempera Infine gli alunni sono stati invitati a  r iflettere sulle emozioni che la realtà, la vita provocano in tutti noi e ad interpretarle in modo libero e personale