Dopo quasi cent’anni senza guerra, si arma, nell’Europa, ogni potenza: Quelle centrali vogliono più terra, le altre potenze fanno resistenza. Si sono già spartite i continenti, l’Africa e l’Asia, imperi coloniali: ma i potenti non son mai contenti: l’Europa si prepara ad altri mali. Si armano gli Stati, bellicosi, navi da guerra e grossi cannoni, si scambiano messaggi minacciosi, si stringono alleanze, alzano toni. In Serbia è ucciso un Duca: una scusa ha l’Austria, per invadere il paese. “E’ un’aggressione!” l’Inghilterra accusa, lo stesso strilla il Governo francese. Così scoppia la guerra, la maggiore che, fino allora, il mondo abbia veduto, la più piena di morti e di dolore, la più orrenda in cui il mondo è caduto. Ogni nazione crede alla vittoria: “Viva la guerra!” si va proclamando. Ogni nazione è convinta di gloria, e partono gli eserciti, cantando. Le madri e le mogli e le sorelle, salutano i soldati alla partenza, e quelli le salutano: “Ciao, belle!
spazio di arte e immagine per la scuola media dell'I.C."V.Monti"