I Solidi
Platonici la cui conoscenza ci giunge dalla cultura greca, vengono
chiamati anche Poliedri Regolari.
Il Tetraedro viene detto anche Piramide a base triangolare ed è formato da quattro triangoli equilateri
L’Esaedro è chiamato anche cubo ed è formato da sei quadrati
L’Ottaedro è formato da otto triangoli equilateri.
Il Dodecaedro è costituito da Dodici Pentagoni.
L'Icosaedro è formato da venti triangoli equilateri.
Il “De divina proportione” di Luca Pacioli fu l’apice della riscoperta dei Solidi Platonici nel Rinascimento.
Un precursore della recuperata relazione tra arte e geometria può
considerarsi Paolo Uccello (1397-1475). Anche se
non ci sono rimaste testimonianze di sue elaborazioni dei Solidi
Platonici, abbiamo disegni di altri Solidi Geometrici complessi
come per esempio il Mazzocchio, un copricapo rinascimentale utilizzato
in varie opere.
Tra i primi a interessarsi particolarmente dei Solidi Platonici vi fu Piero della Francesca (1416-1492) con il suo trattato “De prospectiva pingendi”.
L’opera teorica di Piero della Francesca fu basilare per il “De divina proportione” di Luca Pacioli e per il “Trattato della pittura” di Leonardo da Vinci.
La versione manoscritta del “De divina proportione” contiene
alcune famose illustrazioni di poliedri dovute a Leonardo da Vinci
Ecco un'installazione composta da poliedri.
Essa si inserisce in un ambiente di passaggio dell'edificio scolastico e, insieme all'esposizione permanente di opere degli alunni che frequentano e hanno frequentato questa scuola, rendono interessante questo luogo altrimenti insignificante.
Come abbiamo ottenuto le asticelle che costituiscono gli spigoli dei poliedri?
Semplice, arrotolando strettamente un foglio di quotidiano.
Si deve poi incollare il triangolino di carta finale e tagliare le estremità dell'asticella ottenuta in quanto poco resistenti
Per l'icosaedro, si devono preparare 30 spigoli e l'assemblaggio è particolarmente complesso.
icosaedro