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Linguaggi: un fumetto per raccontare, un fumetto per raccontarsi

La mia giornata 

FUMETTO:  S. GIORGIO E IL DRAGO

E così, io e la mia classe, abbiamo fatto un fumetto riguardante la storia di Giorgio, Silene e il Drago. Abbiamo realizzato tutti storie differenti, ma con lo stesso finale, ovvero che il drago facesse una brutta fine e che Silene e Giorgio se la dessero a gambe. Ci siamo divertiti tutti nel creare questa storia, almeno credo.

Abbiamo messo in atto le nostre abilità e abbiamo realizzato storie bizzarre, divertenti, che seguissero perfettamente il mito, e in alcuni casi il contrario. Io, ad esempio, ho voluto dare una svolta alla storia, infatti non è Giorgio a salvare Silene, ma Silene a salvare Giorgio. Ora come ora la figura maschile viene presa in considerazione molto di più quella femminile, perciò ho deciso di dare valore a noi femmine.

 Abbiamo iniziato analizzando in classe il quadro di Paolo Uccello “S. Giorgio e il drago” e poi deciso di realizzare un fumetto sul soggetto dell’opera. La storia in questione parla di San Giorgio, che è noto soprattutto per la sua vittoria contro un terribile dragoSi racconta che in una città libica chiamata Selem vivesse un drago, nascosto in un grande stagno. Era un drago così forte da poter uccidere chiunque incontrasse con la sola potenza del suo fiato. Per tenerlo a bada gli abitanti della città regalavano al drago due pecore ogni giorno ma quando gli animali cominciarono a scarseggiare furono costretti a sacrificare una pecora e un giovane scelto a sorte.

Un giorno il destino scelse la giovane figlia del re, la principessa Silene, e nonostante il re avesse tentato con ogni mezzo di non mandare a morire la figlia, alla fine fu costretto a cederla alla popolazione.
La giovane si diresse verso lo stagno, ma proprio in quel momento passò di lì il cavaliere Giorgio che promise alla principessa che le avrebbe salvato la vita.
Il cavaliere non ebbe paura del drago e lo trafisse con la sua lancia, facendolo cadere a terra. Dopodiché disse alla principessa di legare con la sua cintura il collo del drago e di tornare in città. 
Giorgio tranquillizzò tutti dicendo: "Iddio mi ha mandato da voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro". Il re e gli abitanti della città si convertirono, il cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi. Ecco, questa e la storia mentre i nostri sono veri e propri capolavori!                              

                                                                                      dalla 2° B (I. L.)













IIA  "Nel mare ci sono i coccodrilli"










Progetto Inclusione: mi racconto con un fumetto. IIC















 

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